La Human Resources Gamification indica l’applicazione nell’ambito della gestione delle risorse umane della metodologia del gioco e di tecniche di motivazione comportamentale comunemente adottate in ambito ludico.
Lo scopo è stimolare engagement, produttività, cooperazione e sviluppo di nuove skills.
Missioni, punti, livelli e classifiche diventano quindi elementi misurati e misurabili da sfruttare per far leva su istinti basilari della natura umana come il bisogno di appartenenza, competizione, gratificazione e ricompensa.
Il contesto attuale
Negli ultimi mesi è apparso a tutti evidente il gap da colmare dal punto di vista della digitalizzazione e quindi la necessità di gestire le risorse umane anche in un contesto di lavoro da remoto. Questo perché lo smart working è destinato a restare.
Al termine dell’emergenza sanitaria si stima che i lavoratori “ agili ”, che lavoreranno almeno in parte da remoto, saranno complessivamente 5.35 milioni – di cui 1.72 milioni nelle grandi imprese , 920 mila nelle PMI, 1.23 milioni nelle microimprese e 1.48 milioni nelle PA.
Interessanti sono le considerazioni di Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working: “Bisogna mettere al centro le persone con le loro esigenze, i loro talenti e singolarità, strutturando piani di formazione, coinvolgimento e welfare che aiutino le persone ad esprimere al meglio il proprio potenziale ”.
Impatto del lavoro da remoto nelle grandi imprese – FONTE: Osservatori Digital Innovation | Le infografiche 2021
Ci sono nuove sfide da affrontare.
In questo momento storico, che ha dato vita al termine “Great Resignation” per indicare la tendenza a cambiare volontariamente lavoro in risposta alla pandemia, la direzione HR assume un ruolo fondamentale nel supportare persone e organizzazioni nell’adozione di nuove modalità di lavoro.
FONTE: Osservatori Digital Innovation | Le infografiche 2021
Applicazioni pratiche della gamification nell’HR
Ci sono molti motivi, in diversi ambiti, per cui applicare la gamification può rivelarsi una scelta vincente. Eccone 5 d’esempio:
- Per raccogliere i migliori talenti nel processo di recruiting:
Un’esperienza di gaming ben progettata, che premia i candidati che completano tutti i “livelli” di presentazione di una candidatura fino all’ultimo colloquio, consente di velocizzare e in parte automatizzare la selezione. Anche con un po’ di leggerezza sarà possibile valutare da subito motivazione e competenze dei candidati.
- Per facilitare il passaggio delle informazioni iniziali e l’accoglienza nel processo di onboarding:
L’inserimento di una nuova persona in azienda non è mai semplice, richiede tempo ed è un passaggio da fare con cura in modo da partire con il piede giusto. Per dare le informazioni base e far sentire da subito la nuova risorsa parte integrante del team, puoi usare la gamification per promuovere la cultura aziendale e premiare la cooperazione fra le persone.
- Per motivare i dipendenti a imparare e partecipare alla formazione aziendale:
La formazione, in particolare quella obbligatoria (es. corsi di sicurezza), spesso non viene percepita come prioritaria dai dipendenti perché non ne vedono la relazione diretta con le loro mansioni quotidiane. Motivarli a dedicare parte della loro giornata lavorativa al completamento di questi programmi può rivelarsi una sfida complicata, senza le giuste leve. Ma creare un meccanismo di gaming attorno alla formazione può sicuramente aiutare a stimolare l’interazione. Premiare coloro che completano le “missioni” li renderà più propensi a partecipare attivamente.
- Per incentivare la compilazione dei documenti e altri aspetti burocratici:
A nessuno piace “compilare scartoffie”, soprattutto quando ci sono altri compiti più importanti e urgenti da portare a termine. I documenti però rappresentano passaggi necessari, ad esempio nella compilazione dei moduli di iscrizione ai vari programmi aziendali o nelle note di rimborso spese. Quindi, perché non renderli divertenti?
- Per aiutare i dipendenti a creare un percorso di carriera:
L’esempio e il confronto con i colleghi sono da sempre una potente leva motivazionale che spinge alla ricerca del successo. Un dipendente che vede i suoi colleghi ricevere lodi, raggiungere obiettivi e migliorare costantemente, vuole sapere come può ottenere gli stessi risultati. Con la HR gamification, i dipartimenti delle risorse umane possono definire percorsi di carriera chiari, basati su “missioni” concrete per raggiungere obiettivi misurabili che consentono di “salire di livello” all’interno dell’azienda.
In conclusione
Possiamo affermare che la dinamica del gaming in ambito lavorativo riesce a stimolare e aumentare l’engagement delle persone. Come conseguenza un dipendente sarà meno tentato a lasciare il proprio posto di lavoro all’interno dell’azienda.
Il responsabile del reparto HR sarà responsabile sempre di più dell’innovazione dell’azienda, facendo sì che sia sempre rivolta verso il futuro . Per fare questo bisogna offrire metodi intuitivi e coinvolgenti per tener traccia dei successi ottenuti, tramite l’adozione di una mentalità che sia volta all’aumento della motivazione.