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Come fare User Experience Research

Il segreto di una buona User Experience è innanzitutto essere informati:

  • Sul proprio utente.
  • Cosa il nostro utente fa.
  • Quali sono i suoi bisogni.
  • In che contesto naviga.

Successivamente, conoscere gli elementi principali da osservare per renderla sempre migliore.

Per recuperare tutte queste informazioni, ci viene in aiuto la UX Research.

  1. Cos’è la User Experience Research?
  2. Ricerche qualitative VS Quantitative.
  3. Come fare User Experience Research?

 

Cos’è la User Experience Research?

La UX Research è l’attività che precede la UX e comprende la ricerca e l’analisi dei dati per ottimizzare la performance. Ne fanno parte tutti quelle ricerche, sia qualitative che quantitative, che hanno lo scopo di raccogliere informazioni riguardo ai clienti ai quali ci rivolgiamo e ai loro bisogni, al mercato e al business.

Prima di iniziare la progettazione del design, ci sono degli elementi legati alla buona riuscita della UX di cui la ricerca preliminare deve tenere conto:

  1. Accessibilità.
  2. Estetica.
  3. Utility.
  4. Usability.

 

Accessibilità
Tutti devono poter utilizzare il sito senza difficoltà soprattutto le persone con capacità limitate. La UX Research e successivamente il design, devono considerare tutte quelle funzioni in grado di agevolare l’utilizzo.

Estetica
L’accessibilità e la semplice fruizione di un design dipendono dall’estetica.
La grafica è il primo elemento che salta all’occhio ed è quindi un fattore da non sottovalutare e da definire in seguito ad una ricerca approfondita.

Utility
Questa caratteristica si riferisce all’utilità del design per il singolo utente, in questo caso la ricerca ha quindi come obiettivo la definizione del profilo Personas a cui si rivolge.

Usability
Questo concetto è la caratteristica essenziale di una User Experience di qualità. La Usability si riferisce al grado con cui un utente può fruire del design del sito o del prodotto in questione per raggiungere facilmente, velocemente e in modo soddisfacente i propri obiettivi. È importante che il design sappia creare il perfetto mix di elementi funzionali e grafici.

 

Ricerche qualitative VS quantitative.

Esistono diversi strumenti per fare User Experience Research.
Possiamo dividerli in due macro-categorie: le ricerche quantitative e qualitative.

Ricerche quantitative
L’analisi quantitativa si riferisce all’analisi tecnica legata alle ricerche più effettuate sui motori di ricerca e alle azioni svolte più frequentemente sul proprio sito internet, in modo da captare le abitudini degli utenti e le loro esperienze di acquisto. I dati rilevati vengono principalmente da Google Analytics, ma anche da sondaggi e test di usabilità condotti su campioni selezionati.
Quello che emergerà dall’analisi saranno informazioni legate all’utilizzo del servizio: quante volte si cercano informazioni nella sezione faq, quante volte viene utilizzata la barra di ricerca sul sito, quali sono le parole chiave ricercate, il tempo che si impiega per svolgere un’azione ecc.
Queste informazioni aiuteranno a sviluppare le soluzioni più adeguate rispetto ai bisogni dell’utente.

Ricerche qualitative
L’analisi qualitativa della User Experience è invece legata alla raccolta delle informazioni legate ai comportamenti degli utenti. I metodi utilizzati, quindi, coinvolgono in maniera diretta il consumatore, analizzando le azioni quotidiane svolte da un campione di persone. I dati rilevati servono principalmente per avere più chiarezza sulle abitudini quotidiane dei consumatori ideali.

 

Come fare User Experience Research?

Per analizzare e raccogliere tutte le informazioni che ti servono per progettare una UX coi fiocchi esistono alcuni passaggi semplici e chiari da svolgere durante la fase di ricerca.

Come procedere?
Ecco le 3 attività base da svolgere durante una UX Research.

  1. Ricerca del target.
  2. Test di usabilità.
  3. Monitoraggio e analisi.

 

1. Ricerca del target
Questa è un’attività imprescindibile per qualsiasi attività di marketing o in questo caso per riuscire a costruire una UX efficiente.
Qual’è il target a cui ti riferisci? Conoscere le caratteristiche del segmento di persone a cui ti riferisci è l’unico modo per capire come poter comunicare meglio con loro.
Quali sono i loro bisogni? Come possiamo soddisfare le loro esigenze?
Dopo queste informazioni si riesce a creare empatia con il proprio pubblico e di conseguenza si riesce a definire al meglio il proprio tone of voice, in modo da comunicare con il target nel modo più adatto.

2. Test di usabilità
Anche questa fase è molto importante: è qui che si ha una prima idea di come il target di riferimento reagisce al design del sito o del prodotto.
Il test si svolge nel concreto, prendendo un gruppo di persone appartenenti al target e gli si chiede di provare ad utilizzare il sito suggerendogli delle azioni da svolgere. In questo modo riuscirai a capire quali sono le azioni automatiche che svolgono in risposta alla tua richiesta.

3. Monitoraggio e analisi
L’analisi e il monitoraggio sono il passo successivo rispetto al test di usabilità. Una volta raccolti i dati, bisognerà analizzarli per capire dove apportare le giuste modifiche dove gli utenti hanno avuto maggiore difficoltà.
Questa fase in realtà è continuativa e deve proseguire anche una volta creato il design definitivo, questo perché è importante captare dove è possibile apportare modifiche per migliorare continuamente la User Experience.

 

Il web e le interfacce hanno bisogno di continua analisi e di continue modifiche per poter essere sempre al passo e fornire a tutti gli utenti il miglior servizio possibile.
Qui ti mostriamo alcuni esempi di UX di successo che mettono in pratica i consigli appena citati.

 

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