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Pillole di branding: facciamo chiarezza

Il branding: questo sconosciuto. Molto spesso c’è del timore nel doversi confrontare con designer e art director affrontando il tema del branding aziendale perché ci si scontra con concetti altisonanti e termini inglesi sconosciuti.

La verità è che non c’è niente di difficile: come ogni ambito basta un po’ di conoscenza base per poter avviare una discussione proficua per tutti.

Ecco una piccola guida per poterti orientare meglio nel misterioso linguaggio del graphic design!

 

Il logo: sai davvero cos’è?

Questo è un logo?

 

Apple Inc.

 

Se hai risposto sì mi dispiace ma dovrai leggerti questo paragrafo perché hai bisogno di un ripasso.

La parola logotipo, spesso abbreviata in logo, deriva dal greco logos (parola, discorso) ed è la parte leggibile e pronunciabile, il segno alfabetico con cui si scrive il nome della marca.

Ogni logotipo ha un particolare lettering, cioè è scritto con un un carattere tipografico (font). Uno dei loghi più famosi e riconosciuti a livello globale è quello della Coca-Cola, che è rimasto pressoché invariato sin dalla sua creazione nel 1887.

 

 

La parte simbolica di un marchio, l’emblema non leggibile e non pronunciabile, si chiama invece pittogramma: stiamo parlando ad esempio del celeberrimo “baffo” o “swoosh” della Nike. Spesso ci si riferisce ai pittogrammi con la parola logo, ma è un errore!

 

 

La differenza tra marchio e marca? Non solo il genere!

La differenza tra i due termini non sta solo nel fatto che uno è maschile e l’altro è femminile.

Il termine marchio deriva dal germanico marculus (martello) e marka (segno) e definisce l’insieme degli elementi visuali e testuali che identificano il codice comunicativo della marca. Per farla semplice: le infinite combinazioni di logotipo più pittogramma, o solo uno dei due elementi, generano il marchio. Il marchio è anche ciò che viene registrato e protetto giuridicamente.

Un marchio può essere accompagnato dal pay-off o tag-line, cioè una breve espressione testuale che completa l’identità verbale in modo descrittivo o evocativo. Se vi dico “Just do it” a che marchio pensate?

Il discorso si fa più complesso se parliamo della marca, parola la cui traduzione inglese brand proviene probabilmente dal nordico brandr (bruciare, marchiare a fuoco). Se dico marca sto indicando sia il simbolo identificativo dell’azienda che tutto ciò che essa evoca: i suoi valori, le sensazioni, le emozioni.

Quindi il concetto di marca è più complesso di quanto generalmente viene inteso perché non è solamente qualcosa di visivo ma comprende la somma di tutte le esperienze, impressioni e conoscenze che una persona ha del prodotto, servizio o azienda. Un’identità di marca (o brand identity) ben riuscita permette ai clienti di identificarsi e legarsi ad essa.

 

Il colore comunica, oltre ad abbellire!

Secondo ColorMatters, l’80% delle informazioni visive che ricordiamo di un marchio è legato al colore. Non ci credete? Provate a identificare questi brand solo dai loro colori (trovate le soluzioni al termine dell’articolo).

 

 

Ci siete riusciti? Probabilmente sì! Questo perché il colore non è solo un “abbellimento” del marchio ma ne è parte integrante e fondamentale, per questo va scelto con estrema cura.

Ogni colore è tradizionalmente legato a una particolare emozione: è importante sapere quali sono per fare una scelta appropriata, o magari per discostarsi volontariamente dalla tradizione. È bene ad esempio sapere che il giallo è legato al divertimento ma anche al pericolo (pensate alla segnaletica stradale); e che se stiamo lavorando nell’ambito medico probabilmente è giusto scegliere il colore verde, che evoca emozioni di calma e tranquillità.

 

Progettare un marchio: tempo e qualità!

Una delle classiche frasi che si sentono dire è questa: “creare un marchio è facile! Perché ci mettete tanto tempo?” È vero, creare un marchio può essere definito un processo “facile”, così come può essere facile progettare una casa per un architetto. Tuttavia non chiederesti mai al tuo architetto di creare un progetto approssimativo per risparmiare tempo, giusto? O al tuo muratore di usare materiali scadenti, col rischio che il tetto ti cada addosso!

Un buon marchio dovrebbe essere:

  1. semplice e descrivibile, per essere sempre riconoscibile
  2. memorabile, cioè facile da ricordare
  3. appropriato, adeguato al settore dell’azienda e al suo pubblico
  4. versatile, cioè efficace anche se ridimensionato e su vari supporti
  5. originale, per spiccare ed essere unico!

Il marchio sarà il simbolo identificativo della tua azienda e la sua forza distintiva sarà l’anima del brand: per questo merita tutto il tempo e l’attenzione necessaria. Così da evitare “crolli”!

 

Trasmetti i valori della tua azienda

Di sicuro sei la persona che conosce meglio la tua azienda e il target a cui ti rivolgi; questa conoscenza è fondamentale per creare un brand efficace. Ma la comunicazione visiva richiede esperienza ed è ricca di dettagli. Proprio per questo ti affidi a dei professionisti!  La combinazione della tua esperienza unita a quella di un designer possono creare il tandem perfetto per creare il tuo marchio.

 

Ecco alcuni consigli per trovare la giusta intesa con il tuo designer:

  • Non pensare ai tuoi gusti, ma al tuo obiettivo e ai tuoi utenti finali. Non è detto che il tuo colore preferito sia anche quello più adatto a rappresentare la tua azienda.
  • Un buon marchio deve imprimersi nella memoria: evita le banalità! Probabilmente se produci computer avere un pittogramma a forma di pc non è l’idea migliore.
  • Il tuo marchio idealmente durerà per sempre: non fidarti di mode passeggere. Se l’anno prossimo non andrà più di moda avere un gradiente non potrai certo fare il “cambio armadio”.
  • Se vuoi distinguerti non copiare lo stile del tuo competitor, ma trova una soluzione innovativa che ti rappresenti.
  • Fidati dei professionisti! La loro esperienza di solito vale di più di quello che dicono coniugi, amici e parenti.

 

Solo quando sai chi sei puoi diventare quello che vuoi.

Un accurato studio di branding può arrivare a definire ciò che ti rende te.

Ora che conosci le basi del branding puoi affrontare qualsiasi designer senza paura!

 

Soluzione al quiz sui colori: 1- Google; 2- Ikea; 3- Facebook; 4- Amazon